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Consapevolezza, educazione sessuale e prevenzione

Il Coronavirus è stato capace di cambiare i nostri rapporti interpersonali: sono cambiati i modi di fare, i nostri pensieri e in un certo senso anche le nostre emozioni. Le abitudini che una volta erano radicate sono cambiate improvvisamente e i comportamenti che prima della pandemia erano normali, in molti casi continuano oggi a essere vissuti con paura perché ritenuti pericolosi. Tuttavia il desiderio di tornare al new normal è forte, così come il desiderio di coppia. È molto importante soprattutto in questa farse che stiamo vivendo, non lasciarci travolgere dalle emozioni senza proteggere noi stessi e il partner.

Una corretta informazione per una maggiore consapevolezza del rischio.

Il graduale ritorno alla vita sociale riapre alle emozioni visive, al contatto fisico, al sentire i profumi, i sapori e la sessualità acquista quindi di nuovo quelle caratteristiche che in un certo senso si erano perse. Si torna a vivere l’intimità di coppia, ma, in un momento così delicato in cui la gioia e l’euforia del ritrovarsi potrebbe prendere il sopravvento, non bisogna dimenticare che le malattie da contagio sessuale continuano ad essere pericolose e che bisogna sempre proteggersi nel rispetto del proprio benessere e di quello del partner.

Le malattie sessualmente trasmissibili possono colpire chiunque abbia rapporti sessuali non protetti, indipendentemente dall’età, dal sesso e dall’orientamento sessuale. Uno dei principali metodi di prevenzione è dato dall’uso del preservativo. “Non possiamo non considerare che le malattie sessualmente trasmissibili, se trascurate, possono causare nel tempo delle complicanze importanti, come l’infertilità o la difficoltà nell’avere figli, sia per gli uomini che per le donne. Nel new normal ancor più che in passato è importante che si diffonda la cultura dell’educazione sessuale: si dovrebbe spiegare ai ragazzi e alle ragazze già dalla giovanissima età, quando sono ancora tra i banchi di scuola, l’importanza della prevenzione e della vaccinazione. Questa cultura manca anche a livello delle famiglie” – afferma il Prof. Sergio Pecorelli, Professore Emerito di Ostetricia e ginecologia e già Rettore dell’Università di Brescia.

Educare alla prevenzione a partire dalla giovane età.

Gli adolescenti rappresentano un target più a rischio, perché più ricettivi alle infezioni, sono poco maturi dal punto di vista genitale e usano poco il profilattico. I giovani adolescenti inoltre hanno una scarsa conoscenza del pericolo. Alla luce di queste evidenze, diventa sempre più necessario veicolare una corretta informazione per la prevenzione dalla malattie sessualmente trasmissibili, già a partire dalle scuole medie”.

le regole del sesso sicuro: